martedì 20 luglio 2010

Diario di gioco 52

Ho già detto che mi piace parlare bene dei giochi italiani, specialmente se lo meritano, e penso che Wings of War WWII sia una scommessa sicura ai limiti del barare. 


Il gioco riprende le consolidate meccaniche di Wings of War, rifinendole e migliorando quello che era già un ottimo prodotto. La meccanica con cui si scelgono le carte adesso è a mio avviso molto migliore, praticamente si inizia scegliendo due manovre, quando si risolve la prima la seconda avanza di posizione e si sceglie subito la successiva. Questo porta a un meccanismo di pianificazione con una mossa di anticipo, che permette un buon controllo sul velivolo ma contemporaneamente premia l'abilità e una buona strategia di volo. Le carte manovra hanno due percorsi, uno fatto ad alta velocità e uno a bassa, questo permette di raddoppiare le manovre senza appesantire troppo i mazzetti.

Da Giocando 2010

I meccanismi di fuoco restano pressoché invariati, con l'inserimento di tasselli al posto delle carte, e una differenziazione del tipo di danno in base alla gittata.
La partita che abbiamo fatto è stato uno scontro due contro due, notevole per due motivi: il primo è l'uso dell'ottimo panno per il gioco, dove panno è riduttivo... il tavolo da gioco perfetto per il prodotto, veramente. Il secondo sono i miei poteri, che in un gioco senza dadi hanno trovato il modo di uscirsene grandioso... dopo aver pilotato piuttosto bene (mi si perdoni l'immodestia) decido di fare un Immelman, una spettacolare manovra per fronteggiare l'aereo che mi era alle costole e che a breve mi avrebbe raggiunto.

Da Giocando 2010

Sbaglio a scegliere la carta, e da regole devo pescare un tassello danno A, ovvero il più lieve... ci sono circa ottanta tasselli, e tra questi uno, e solo uno, se pescato provoca la distruzione del velivolo. Secondo voi?


Da Giocando 2010

Eh si, non mi smentisco mai! In compenso poco dopo il mio esimio avversario cadeva nel pericolo principe del gioco, ovvero uscire dal tavolo!

Da Giocando 2010

Per fortuna mossi a pietà gli altri giocatori accettavano di giocare a un'altra cosa, ovviamente dopo aver riso abbondantemente delle casualità che capitano!

Non volendo a questo punto uscire dal tema della casualità abbiamo preso Kingsburg, con tutte le espansioni. Questa volta volevo un simbolo un filo più marziale della capra e del cervo, e al grido "Senti il mio Ruggito!" ho preso i Leoni rossi.

Da Giocando 2010

La partita è andata abbastanza bene, purtroppo non sono riuscito a essere incisivo, ma ho provato molte cose nuove, tra cui gli eventi annuali, la striscia di edifici sostitutiva e il Sacerdote come personaggio... che non prenderò mai più visti i punti che ho dato agli altri giocatori... può essere interessante usarlo assieme alla Fattoria, un -1 alle battaglie (compensabile) che però garantisce un punto vittoria a fase di produzione.


Da Giocando 2010

Da riprovare con una diversa strategia (a saperla!), comunque bel gioco.

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