lunedì 28 febbraio 2011

Diario di Gioco 102

Immagino che sappiate che a Essen fanno la più grande fiera di giochi in Europa. Quello che forse non sapete è che vicino alla fiera c'è un albergo chiamato Arosa. Tra gli autori di giochi è pratica comune strizzare l'occhio a luoghi e persone reali che fanno parte in qualche modo del mondo dei giochi, e Mord im Arosa ha deciso di strizzare l'occhio proprio all'albergo tedesco. Il gioco è molto semplice e immediato, sicuramente da giocare in 4+ per goderne appieno.
Il gioco è composto da una torre fatta di scatole di cartone aperte su un lato e con un buco quadrato sul lato opposto. Le scatole sono di dimensioni via via più piccole, e i buchi non sono perfettamente allineati, e alla fine del montaggio si ha questo albergo.

Da Giocando 2011
Il gioco consiste nel gettare dei cubetti all'interno della torre, e in base al rumore indovinare a che piano si sono fermati. Ogni giocatore è un investigatore sospettato dell'omicidio, per cui è necessario per prima cosa trovare il luogo del delitto (primo atto), quindi scoprire tutti gli indizi nascondendo quelli che conducono a se stessi (secondo atto) e una volta fatto questo scoprire chi è il colpevole (finale). 
Sicuramente è un gioco dalla meccanica simpatica, la torre fa figura e attira l'attenzione, e giocarci in gruppi numerosi (tiene sei giocatori) è divertente, anche se sinceramente non ci farei troppe partite di fila una ogni tanto può essere simpatica.
Dopo un gioco di tale complessità vale la pena muovere un po' le sinapsi con Factory Fun, un gran bel gioco in cui ogni giocatore ha una fabbrica e deve piazzare degli improbabili macchinari per ottenere il massimo. La fabbrica è una griglia quadrettata con un pilone più o meno al centro.
Ogni giocatore ha quattro generatori di materia (Rossa, Blu, Marrone e Gialla) e tre depositi. Ogni giocatore pone davanti a se una pila coperta di dieci macchinari, e tutti assieme scoprono nell'area comune un macchinario a volta. A questo punto è possibile prendere un qualsiasi macchinario di quelli a terra e provare a piazzarlo nella propria fabbrica. I macchinari hanno tutti delle materie di entrata, che servono a farli funzionare, e una materia di uscita, che è il prodotto finale. Entrate e Uscite sono anche indicate con un numero da 1 a 3, per cui ad esempio è possibile che un macchianario abbia bisogno di 2 Rossa e 3 Gialla per produrre 1 Blu. I macchinari non seguono alcuna regola nella produzione di materia, per cui a volte ne producono di meno di quella che entra, a volte di più, a volte anche dello stesso colore. Il macchinario ha anche un punteggio che assegna, quando si piazza il macchinario si deve collegare a una fonte di energia del colore giusto o a altri macchinari la cui somma delle uscite sia almeno pari all'entrata richiesta, il collegamento può avvenire direttamente o tramite tubi. Ogni tubo costa un punto, che viene tolto dal punteggio che ti dà il macchinario oppure dal punteggio accumulato dal giocatore fino a quel momento. E' anche possibile, sempre pagando punti, spostare i tubi e i macchinari già piazzati. Una meccanica importantissima è il fatto che non possono esserci "buchi", e che quando un macchinario ne alimenta un'altro si ottiene un bonus di cinque punti per il valore del macchinario alimentato, che si calcola a fine partita. Per cui è comune arrivare a fine partita con relativamente pochi punti, e schizzare in alto grazie a un accorto posizionamento dei macchinari.
Notare bene che una volta preso un macchinario lo devi piazzare, altrimenti prendi una penalità.

Da Giocando 2011

Oltre a essere un bel gioco stimolante è anche veloce il giusto, una partita dura massimo una mezz'ora, e noi siamo riusciti a farne due. Nella prima ha vinto il giocatore che ha pianto di più, dopo aver lamentato per tutta la partita il fatto di non riuscire a fare punti è letteralmente schizzato grazie alle connessioni dei macchinari... io ho preso un secondo posto, che ho confermato nella seconda partita, fatta tra l'altro con la prima espansione, un tipo particolare di tubi che non ha usato nessuno.

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