mercoledì 30 novembre 2011

La Purificazione di Rein IV - La Mappa

Dopo un bel po' di peripezie siamo riusciti a fare la mappa di Rein IV.

Le mie forze Eldar sono rappresentate dalle bandiere rosse, le forze Tiranidi di Kuvier da quelle Gialle, le forze della Guardia Imperiale di Gnotta da quelle Bianche e le forze della Sorellanza di Zio Trank da quelle verdi.

Bella eh? Il rettangolone giallo in fondo a destra? Non esiste, non fateci caso.

Nonostante abbia potuto scegliere per primo devo dire, col senno di poi, di non aver scelto nel migliore dei modi. Avrei dovuto prendere subito possesso di un Hive, con tutti i suoi bonus... ma che volete, la Luna ghiacciata mi ha conquistato, e anche se la devo dividere (per ora) con le forze Tiranidi, sono sicuro di riuscire, nell'arco della campagna, a epurarla e a farla mia.

E ora, immancabile, le note di Background!!

Eldrad osservava la mappa del pianeta sottostante, nelle sale create sulla Luna ghiacciata che i Mon-keigh chiamano Deer. La presenza umana sulla luna era stata completamente cancellata, così come in gran parte del pianeta. Eldrad sospirò, non era pentito di quello che aveva fatto, ma non era contento di aver fatto sterminare tanti individui.
Purtroppo, come spesso accadeva, era stato necessario. La Bioflotta alveare Muflonis stava estendendo i suoi tentacoli su quel settore, se avesse trovato Rein IV all'apice della prosperità avrebbe inviato miliardi di individui a divorare il settore. L'Arcamondo Sam Hain sarebbe passato in quelle zone nel periodo di massima attività dello sciame, con il rischio di una seconda Ulthwe.
Non poteva permetterlo, e così aveva fatto in modo di distruggere più biomassa possibile.
Erano riusciti nel loro scopo, e la flotta Muflonis aveva inviato una flotta scheggia che potevano gestire. 
Osservò la mappa, le forze umane del IV Tyano avevano ancora il controllo di buona parte del territorio sopratutto di Hive Primus, una delle più grosse concentrazione di umani del pianeta. La seconda, Hive Secundus, era sotto il controllo dell'Adeptus Sororitas, l'ordine di monache combattenti aveva preso la situazione sotto controllo. I Tiranidi si contendevano la luna, e molti terreni.
Fece un gesto con il dito, e le eleganti scritture Eldar sparirono, per lasciare il posto alle grette scritte dei Mon'Keigh. Eldar non potè trattenere una smorfia di disgusto. La scrittura Eldar incorniciava la mappa, i nomi scelti anche per l'aspetto estetico, con linee che si intrecciavano... le scritte degli umani erano rozze, a malapena sufficienti a dare l'informazione necessaria... Eldrad srcollò la testa, ed esaminò la mappa.
Gli obiettivi apparvero chiari a Eldrad. Ora doveva realizzarli...

lunedì 28 novembre 2011

Diario di Gioco 165 - Nightfall

Preti, Vampiri e Licantropi... Agitare bene durante l'uso!!

Chi ha detto che i figli di Dominion son tutti uguali? Beh non lo so', forse ha ragione, ma Nightfall almeno ha un paio di interessanti meccanismi che lo distinguono dalla massa.

Lo scontro è tra creature della notte come Vampiri e Licantropi. E basta mi sembra, ma non è che ho visto tutte le carte.

Ogni giocatore ha un mazzetto base, uguale per tutti, con carte usa e getta. Esatto, usa e getta, dopo averle usate vengono rimosse dal gioco, in questo modo il giocatore ha un mazzo di partenza, ma poi deve usare solo le carte che acquista.

Dopo aver pescato sino a cinque carte si inizia la Catena, e qui abbiamo la prima novità. Su ogni carta c'è indicata una luna grande e una o più piccole. E' possibile giocare in sequenza le carte su cui è riportata, come luna grande, una delle lune piccole della carta precedente. Dopo che un giocatore ha finito la sua catena tocca ai successivi, partendo da dove si è interrotto il giocatore.

Questo meccanismo, oltre che originale, obbliga il giocatore a scegliere attentamente la sua mossa oltre a tenere d'occhio le prese degli altri, per evitare di avvantaggiarli giocando carte che gli permettono di far partire le loro catene.

Le carte messe così in catena si risolvono, dall'ultima alla prima, risalendo tutta la sequenza. Gli effetti, come è lecito aspettarsi, sono piuttosto vari, anche se fondamentalmente vertono su calare seguaci, uccidere seguaci e ferire il giocatore.

E qui andiamo sulla seconda meccanica originale, le carte ferite. Quando un giocatore viene ferito pesca le ferite da un mazzo apposito, e le mette tra i suoi scarti. Nel corso del gioco queste ferite appesantiranno il suo mazzo, ma contemporaneamente gli forniranno un bonus visto che quando reintegra le carte scarterà le ferite e pescherà il doppio delle carte. Non male. Quando il mazzo delle ferite finisce il giocatore con meno danni è il vincitore.

Dopo aver risolto le catene il giocatore usa la sua influenza per comprare altre carte da mettere nel suo mazzo. 

Il gioco non è per niente male, mi è piaciuta molto la meccaniche delle lune. Unico dubbio, visto che il mazzo base si elimina da solo, se non sia possibile prendere esclusivamente carte che vanno in catena, appiattendo un poco le tattiche. Sicuramente da riprovare.

domenica 20 novembre 2011

Imperi Potenti e Planetari

Quale miglior incentivo a pitturare i propri modelli di una bella campagna?

Nessuno, e così abbiamo avviato la "Purificazione di ReinIV", ovvero una campagna su mappa di Warhammer 40K. Questo mi ha spronato a dipingere le mattonelle di Planetary Empires che da mesi (anni?) campeggiavano sulla mia scrivania, assieme a quelle di Mighty Empires adesso ho un discreto numero di mattonelle utilizzabili.

Avendone molte a tema "Mondo Agricolo" ho deciso di fare altre ambientazioni, in modo da poter variare la mappa.

Eccone alcune...

Agresti...

Le Agresti sono fatte con Knarlock Green, lumeggiato con Scorpion Green e Golden Yellow.


Desertiche

Le Desertiche sono fatte con Tausept Ocre lumeggiato con Bleached Bone e Skull White

Artiche

Le Artiche sono fatte con base di Astronomican Gray lumeggiato con Skull White.

Mondo Cenere
Il mondo cenere è fatto con base nera, e drybrush di Fortress Gray.

Spazioporti

Gli spazioporti sono fatti con varie tonalità, in modo da poter essere messi sui vai territori, e infine...


Hive!!

L'Hive, Charadon Granite schiarito con lo Skull White, e luci Sunburst Yellow.

A presto per l'inizio della campagna.

venerdì 18 novembre 2011

Diario di Gioco 164 - King of Tokyo

Tremati davanti al possente Cyber Bunny!! TREAMATEEEEE!!

La cosa bella di avere tanti soldi è che ti levi gli sfizi. Tutti gli sfizi. Compreso quello di far uscire un giochino sui Mostri Giganti che devastano Tokyo. Beh a Richard Garfield di certo non mancano né i soldi né la capacità di fare giochi. In questo caso ha dimostrato, vigorosamente, che ha i soldi.

Tokio, durante l'ora di punta. Dei Mostri.

Il gioco si presenta molto bene, la grafica è estremamente gradevole, sia quella dei mostri, che della plancia, che delle carte. Anzi la grafica delle carte è pure migliore di quella dei mostri. Insomma la grafica è bella. Pure quella dei dadi. Veramente. Se ci fosse stato pure un giochino dietro... No, veramente, un giochino, non mi sembra di chiedere molto, eppure...

The King campeggia su Tokio


Beh i fatti sono semplici. Il giocatore tira sei dadi speciali, tre facce con i numeri da uno a tre, uno con la zampata, uno con il fulmine e uno con il cuore. Il giocatore tiene i risultati che vuole, e rilancia gli altri, fino a tre volte. I fulmini si accumulano, e li usi per acquistare le carte (che hanno effetti speciali), i cuori curano le ferite, le zampate le infliggono agli altri e i numeri danno punti vittoria se ne escono almeno tre uguali.

Che dire, il gioco è divertente, però è veramente povero a livello di gameplay. Anzi, non c'è proprio. Solo una bella ambientazione, e una grafica ottima. Se tanto vi basta allora King of Tokyo è il gioco per voi. Non per me.

giovedì 17 novembre 2011

Diario di Gioco 163 - Sit Gloria Romae

La mia plancia a inizio partits...
L'anno è il 64 d.C. e Nerone ha appena bruciato Roma. Dopo il disastro i giocatori, che interpretano i Patrizi, devono ricostruire la Capitale del Mondo. Una passeggiata!

Sit Gloria Romae è la versione italiana di Glory to Rome, titolo dello stesso autore di Innovation, che tira fuori un gioco apparentemente complesso ma geniale. Ogni giocatore riceve, all'inizio della partita, quattro carte. Su ogni carta sono rappresentati: un Edificio, un Ruolo e un Materiale. Alcune carte vengono messe sul tavolo a formare il piatto.
Quando il giocatore ha il turno può fare due cose:
Pensare: reintegra la sua mano di carte
Giocare un Ruolo: i vari ruoli sono, fondamentalmente, le diverse azioni che il giocatore può fare, quindi potrebbe prendere dei materiali dal piatto usando il manovale, costruire un edificio usando l'Architetto o l'Artigiano, oppure con gli stessi procedere alla sua costruzione, vendere materiali con il Mercante, e così via. Particolarità del gioco è che quando un giocatore sceglie di giocare un ruolo gli altri, a giro, possono decidere di "Seguire" giocando a loro volta quel ruolo o di "Pensare", reintegrando così la loro mano. Nota che tutte le carte utilizzate vengono messe nel Piatto, a disposizione degli altri giocatori.

Questa meccanica porta i giocatori a decidere cosa giocare non solo in base a quello che gli serve, ma anche e sopratutto in base a quello che serve agli altri. Il fatto che le carte sono utilizzate per tutto fa si che a volte per fare qualcosa bisogna sacrificare qualcos'altro, magari reintegrando alla prima occasione in cui non si può seguire.

Gli Edifici, una volta costruiti, danno al giocatore dei particolari bonus, l'autore segue la filosofia che "se tutto è potente allora è equilibrato" e si vede, alcuni effetti sono, semplicemente, devastanti.

Alla fine del gioco si contano i punti vittoria dati dagli Edifici costruiti o dalle carte speciali e dai materiali venduti.

Il gioco è estremamente dinamico, una volta apprese le regole e le interazioni scorre benissimo, tanto che noi ci abbiamo fatto due partite in poco più di un'ora, spiegazioni comprese.

Unica nota dolente un fattore fortuna molto elevato, se entrano le giuste combinazioni di carte c'è poco da fare, tranne sperare in una combinazione ancora più potente. Questo difetto però, nell'ottica di un gioco comunque molto veloce, passa in secondo piano rispetto all'enorme varietà di possibili strategie di gioco.


...e la stessa plancia a fine partita!


In definitiva un gioco che mi ha molto colpito, d'altronde è riuscito a vincere il premio "Miglior Gioco di Carte" a Lucca Comics & Games 2011 nonostante sia del 2005...

mercoledì 16 novembre 2011

Diario di Gioco 162 - Anno domini

Fatti. Nella loro semplice e fredda fatticità.

Ci sono giochi che fanno di una grafica accattivante il loro punto di forza. Altri che sfruttano meccaniche particolarmente brillanti. Anno Domini rifugge questi mezzucci, forte di una grafica totalmente assente e con una meccanica che tende a raggiungere il livello della grafica.

Ogni giocatore pesca un tot di carte, poi a turno si piazzano sul tavolo. Le carte riportano eventi storici da un lato, e la data esatta in cui sono avvenuti dall'altro. Scopo del gioco piazzare gli eventi nel giusto ordine e finire le proprie carte.

Quando tocca a un giocatore questi può "dubitare" che la sequenza sia corretta, in questo caso si scoprono le date e si assegnano le penalità del caso, ovvero due carte al giocatore che ha dubitato se ha sbagliato, o tre carte al giocatore prima di lui se la sequenza era errata e non se ne era accorto. Se non dubita inserisce una delle sue carte nella sequenza e passa al successivo giocatore.

Il gioco alla fin fine ha lo stesso appeal del Trivial Pursuit, specialmente se siete daltonici. La parte divertente è scoprire quando sono state inventate alcune cose, o tirar fuori le castronerie dette da altri. La parte meno divertente è aspettare che il gioco finisca per fare qualcos'altro...

martedì 15 novembre 2011

Diario di Gioco 161 - Chocolate Fix

Appetitoso eh? La voglia di mangiarli è grande...

Non sono un appassionato dei giochi "in solitario", eppure questo ha qualcosa che mi allappa... saranno i colori, saranno i dolcetti, ma Chocolate Fix è un gioco decisamente adatto a molti palati!

Questo simpatico giochino è un rompicapo da fare in solitario. Scopo del gioco disporre i vari dolcetti seguendo le indicazioni date dal manualetto, indicazioni che diventano mano mano più criptiche mentre si prosegue attraverso le varie sfide.

Devo ammettere che non gli avrei dato molte chance, l'altra sera è capitato di dover aspettare ed ecco che ha tirato fuori la sua utilità. Va detto che questo gioco, come il sudoku o i cruciverba, ha un solo grande difetto, ovvero che una volta finito... beh è finito. Del tutto. Quando sei passato attraverso tutte le sfide e ne sei uscito vittorioso, il gioco non ha più nulla da offrire. 

Resta un simpatico rompicapo da far provare agli amici, molto colorato.

lunedì 14 novembre 2011

E' vivoooooooooooo

Egli vive!!

Dopo tanta attesa torno a scrivere sul blog, e finalmente direi!! La lunga assenza non è dovuta a mancanza di materiale, anzi, ma al fatto che da inizio mese sono iniziati i lavori a casa mia, stiamo facendo un poco di ristrutturazione e la situazione ha raggiunto livelli di caos che manco a Warhammer!! 

Ad ogni modo questo mi ha dato tempo per sistemare un poco di cose, di mettere ordine nelle idee e organizzare meglio il blog.

Per prima cosa voglio modificare il formato dei "Diari di Gioco", erano nati come memoria delle mie partite, ma attualmente hanno un paio di difetti non indifferenti, che appaiono specialmente quando parlo di giochi di cui ho già parlato.

Quindi i Diari saranno dedicati, d'ora innanzi, a un solo gioco, una specie di prima impressione personale sul gioco, una piccola recensione senza troppe pretese.

I report delle partite ai vari Wargame, come Warhammer, Space Hulk, All Think Zombie etc. etc. avranno uno spazio maggiore, saranno identificati proprio come Battle Report. Infine, per riprendere la funzione di memoria che avevano i Diari, ogni mese farò un post delle partite fatte, sarà poco interessante ma serve a me :D

Beh aspettando che finiscano i lavori a casa e ricomincino i post sul modellismo vi lascio, a breve, ai nuovi Diari.

A presto!

giovedì 3 novembre 2011

Diario di Gioco 160 - Speciale Lucca, Lupin 3rd, Lumacorsa

Dopo cinque giorni passati al Lucca Comics & Games uno potrebbe dire "basta giochi!" no?

Assolutamente no!! Sono tornato fisicamente stanco, ma pieno di buoni propositi per il prossimo anno ludico, con tante cose da fare, tantissima carne al fuoco e tanta voglia di fare!

Andiamo con ordine, parliamo della fiera. Quanti di voi hanno seguito i reportage fatti da Gioconomicon avranno visto lo spettacolo che c'è stato, 150.000 persone che nell'arco di cinque giorni hanno reso Lucca una capitale del divertimento intelligente. Certo molti erano per la parte Comics, ma credo che i giocatori che non leggono assolutamente  fumetti siano una minoranza, quindi va bene così.

Personalmente ho potuto seguire e provare due giochi in particolare, Lupin III e Lumacorse, di cui riporto il link ai relativi articoli, così come la presentazione di Brothers Barbarian e Gold, due nuove webseries che parlano dei Giocatori e del loro mondo. O di un Mondo fantasy ideato da Giocatori. Fate voi. Ultimo ma non meno importante ho parlato con Alessio Cavatore del suo Warpath

Zazà ci pensa sopra... dove saranno gli astuti manigoldi?

Parlando di Giochi, Lupin III è stato una vera e propria sorpresa. Mi sono trovato davanti un Wargame in scatola, con due scenari molto particolareggiati da giocare. Sarò brutalmente sincero, se mi avessero presentato gli scenari su qualsiasi wargame avrei urlato "GENIO!!" come Boris insegna. Ma parliamo di un boardgame, quindi alcune delle cose che non mi pesano nell'ottica di scenario sono invece piuttosto antipatiche, ad esempio Zenigata deve allontanarsi per quindici minuti prima che la partita inizi per permettere alla banda di fare un piano. Però io sono un wargamer, e questo gioco mi piace, mi ha decisamente convinto, tanto che ne prenderò sicuramente una copia, oltre che per giocarci con Lupin, anche per fare qualche scenario ad hoc.

Per Lumacorsa non ho immagini purtroppo, quindi rimando alla gallery di Gioconomicon. Giochino carino di aste sulla corsa delle lumache, adatto a una serata con non giocatori o per i più piccini. Quando lo rigiocherò ne parlerò più approfonditamente, comunque carino.

Per ora mi fermo qui, a presto per una infarinata sui nuovi progetti in corso!

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